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IMMIGRAZIONE, NUOVA SINERGIA TRA FILCA E ANOLF LOMBARDE

IMMIGRAZIONE, NUOVA SINERGIA TRA FILCA E ANOLF LOMBARDE

Promuovere iniziative per contrastare la cultura che considera gli stranieri causa di insicurezza, aumentare le pressioni a livello regionale e provinciale per modificare le norme d’ingresso basate sui flussi,  Sviluppare percorsi contro lo sfruttamento e l’illegalità. Sono solo alcuni degli obiettivi del protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi tra Anolf e Filca Lombardia che dà il via ad una nuova sinergia a favore dei lavoratori immigrati, giunti ormai a rappresentare il 40% degli iscritti alla cassa edile regionale. ”Un protocollo che non deve rimanere fine a se stesso, ma deve essere realizzato sul territorio – spiega Silvio Baita, segretario regionale Filca Lombardia -. Dobbiamo concretizzare tutte le buone intenzioni scritte. Sappiamo che il tutto è impegnativo, ma non c’è nulla di semplice”.
L’intesa punta a realizzare una serie di iniziative a livello locale, oltre che a mettere in atto un forte impegno comune per favorire il consolidamento della presenza di operatori e quadri immigrati a tempo pieno nell’attività sindacale. Anche tra gli iscritti alla Filca, infatti, sono in continuo aumento i lavoratori stranieri: a fine 2009 hanno superato quota 15mila. Tra gli impegni sottoscritti dalla categoria, lo sviluppo di politiche negli enti bilaterali che favoriscano l’inserimento e l’integrazione sociale: dal sostegno per la ricerca di un alloggio all’attività formativa per l’insegnamento della lingua italiana, ai corsi sulla sicurezza antinfortunistica. Anolf e Filca, inoltre, favoriranno progetti di co-sviluppo in accordo con Iscos Lombardia, verso i Paesi d’origine dei lavoratori stranieri.
L’intesa raggiunta con l’Anolf regionale è solo l’ultima di una serie di iniziative avviate dagli edili lombardi attraverso il coordinamento Filca lavoratori immigrati: dalla ”guida pratica” per stranieri alla pubblicazione dei principi costituzionali, entrambe tradotte in più lingue, al manuale ”Conoscere le regole per vivere nella legalità”; dai momenti formativi per dirigenti Filca a tre momenti di riflessione sul tema del velo, sul problema della violenza e dell’ indifferenza rispetto alle ”non persone”, sulla cooperazione e le politiche di sviluppo nei Paesi d’origine. ”Il coordinamento cerca di rappresentare al meglio i lavoratori stranieri, per lavorare non più per loro,macon loro – sottolinea Baita -. Pensiamo tuttavia che questo non basti, che dobbiamo fare di più, dobbiamo impegnarci per far sì che il sindacato, la Cisl, sia visto dai lavoratori stranieri non come un’istituzione a loro molto lontana, ma come luogo nel quale loro possono trovare risposte giuste, accoglienza e coinvolgimento”.

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