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IL CANTIERE D.O.C.: PROPOSTA FILCA PER UN “PASS DI ACCESSO AL CANTIERE”

IL CANTIERE D.O.C.: PROPOSTA FILCA PER UN “PASS DI ACCESSO AL CANTIERE”

Un “pass” per l’accesso al cantiere, in modo tale da censire tutti i lavoratori, sia quelli ai quali si applica il contratto dell’edilizia che quelli che entrano nel sito con altre professionalità. E’ la proposta lanciata dalla Filca-Cisl nazionale, che con questo strumento intende contrastare il fenomeno del dumping contrattuale nel settore. La proposta è nata grazie al lavoro di un gruppo costituito da “interni” e da amici e professionisti esterni all’organizzazione, ed è stata presentata nel corso del Consiglio generale del 10 ottobre scorso a Roma. 

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“L’idea – racconta Giacomo Virgilio, che si occupa di Servizi internazionali nella Cnce – è nata studiando le buone pratiche in vigore nel territorio internazionale ed ha come scopo combattere l’elusione dal contratto edile, che oltre a rappresentare un illecito comporta una grave perdita per gli operai che perdono notevoli benefici non previsti dalle altre forme contrattualistiche”. Ma come funziona il pass? “Le imprese – spiega Virgilio – dovrebbero tutte denunciare la manodopera alle Casse Edili: le imprese edili per ovvi motivi contrattuali, quelle non edili sarebbero inseriti nel sistema per due aspetti, la formazione sulla sicurezza e l’ottenimento di un pass per l’accesso al cantiere. Il risultato sarebbe doppio: la Cassa edile potrebbe certificare che nel cantiere sono presenti più imprese e lavoratori che applicano più contratti di lavoro ma che fanno parte di una unicità della manodopera impegnata allo svolgimento di una determinata opera. Oppure si potrebbe ottenere che il riconoscimento di un altro contratto non può prescindere da alcuni obblighi contrattuali o di legge, come quelli sulla sicurezza ad esempio e sulla formazione, allo scopo di lavorare in un cantiere edile. La Cassa Edile, sulla base della manodopera dichiarata nelle denunce mensili da tutte le aziende presenti in cantiere (monitorati, inoltre, da dispositivi di rilevazione delle presenze) rilascia il Certificato di Congruità di Cantiere. Quindi, insieme al rilascio del DOL (DURC ON LINE), la Cassa Edile potrebbe attivare la verifica della congruità contributiva della manodopera per tutte le imprese presenti in quel determinato cantiere”.
“L’edilizia sta cambiando rapidamente – dichiara il segretario generale Franco Turri – ma la Filca può ancora una volta dimostrare di stare al passo con l’evoluzione del settore, e proporsi a diventare punto di riferimento non solo per il bagaglio di esperienze accumulate ma soprattutto perché, a differenza di altri, ha una visione dell’edilizia chiara e lineare ed idee e progetti per realizzarla. Così come è accaduto per il Durc – sottolinea Turri – nato da una intuizione in casa Filca e poi adottato in edilizia e addirittura in altri settori, la nostra proposta è a servizio del sistema, perché  siamo consapevoli che solo insieme si può assicurare la regolarità e la qualificazione di imprese e lavoratori. Insomma – conclude con una battuta il segretario generale della Filca – non solo non chiederemo diritti d’autore o royalties ma invitiamo tutti i soggetti interessati a fare propria la nostra proposta”.       

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