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“GLI ITALIANI HANNO PARLATO CHIARO, C’E’ VOGLIA DI CAMBIAMENTO”

“GLI ITALIANI HANNO PARLATO CHIARO, C’E’ VOGLIA DI CAMBIAMENTO”

La coalizione di centrosinistra vince per un soffio alla Camera ma al Senato non c’è maggioranza a causa del sorprendente risultato del Movimento 5 Stelle e per l’Italia si apre lo spettro di uno stallo istituzionale che potrebbe destabilizzare la zona euro. “Il centrosinistra ha vinto alla Camera e per numero di voti anche al Senato”, ha detto il leader del Pd Pier Luigi Bersani poco dopo mezzanotte. “E’ evidente a tutti che si apre una situazione delicatissima per il Paese. Gestiremo le responsabilità che queste elezioni ci hanno dato nell’interesse dell’Italia”. Beppe Grillo, che a Montecitorio diventa il primo partito con il 25,54%, assicura che i suoi neoparlamentari saranno “una forza straordinaria” e respinge ipotesi di inciucio. Sotto le attese il risultato di Mario Monti che supera di poco le soglie di sbarramento di Camera (10%) e Senato (8%). Il presidente del Consiglio uscente si dice comunque “molto soddisfatto” e sollecita un governo dei responsabili.
Gli italiani hanno parlato chiaro. “C’è una grande voglia di cambiamento, di concretezza e di moralità nelle istituzioni pubbliche ed in tutti i settori della società italiana. Tocca ora alla politica garantire un Governo al paese e trovare le risposte appropriate ai problemi economici e sociali, a cominciare dal taglio urgente delle tasse per lavoratori e pensionati”, ha commentato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. “Una nuova istagione di sviluppo e la necessaria riduzione delle tasse sono impossibili senza il riordino di un assetto istituzionale ormai ingestibile. Da almeno due anni sosteniamo l’esigenza di una riduzione dei livelli amministrativi e delle istituzioni centrali e locali per dare una maggiore concretezza all’azione di governo nel segno dell’equità’, dell’efficienza e della trasparenza. Ecco perchè bisogna saper ascoltare il segnale forte ed inequivocabile che e’ arrivato dalle urne”. Secondo il leade Cisl, la politica non è una competizione sportiva. La gravità della situazione economica e sociale del nostro paese impone a tutte le forze politiche, compreso la giovane formazione di Cinque Stelle, di assumersi le proprie responsabilità per ricostruire dalle fondamenta il nostro paese, mettendo da parte i populismi ed i radicalismi inconcludenti. “Non ci sarà nessuna crescita economica se non si ridurranno subito le tasse ai lavoratori e ai pensionati e se non ci si occuperà dei fattori di contesto che possono favorire gli investimenti e la nuova occupazione. Da qui bisogna ripartire. In tal senso, anche le parti sociali devono dare il proprio contributo responsabile con una proposta comune per favorire una stagione di riforme istituzionali ed economiche, per ridurre la pressione fiscale, oggi insostenibile, e rendendo più convenienti gli investimenti nel territorio, anche attraverso nuove relazioni industriali più partecipative. Siamo convinti che la revisione del nostro assetto costituzionale potrebbe ricreare le condizioni strutturali di un grande rilancio del nostro Paese”. Per questo scopo nelle prossime settimane -ha sottolineato Bonanni – ci impegneremo nella mobilitazione per una proposta di legge di revisione costituzionale – anche di iniziativa popolare – con incontri nelle principali città italiane, coinvolgendo le parti sociali e più in generale la società civile”.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)

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