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GELA, ANCHE LA FILCA IN PIAZZA PER DIFENDERE LA RAFFINERIA DELL’ENI

GELA, ANCHE LA FILCA IN PIAZZA PER DIFENDERE LA RAFFINERIA DELL’ENI

Di seguito una nota di Francesco Iudici, segretario generale della Filca-Cisl Agrigento Caltanissetta Enna.
Una massiccia rappresentanza dei lavoratori dell’indotto associati alla Filca Cisl ha partecipato attivamente alla manifestazione cittadina in difesa della principale realtà produttiva, la raffineria dell’Eni. Tutte le parti sociali hanno voluto partecipare all’iniziativa per manifestare la propria vicinanza ai tanti lavoratori del colosso industriale gelese che oggi rischiano di vedere svanire il loro futuro occupazionale. Accanto ai lavoratori dell’indotto e del diretto, infatti, hanno preso parte al corteo le confederazioni generali di Cisl, Cgil e Uil,  le federazioni degli edili di Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, oltre a tutte le categorie sindacali e produttive, gli studenti, i professionisti ed in particolare l’ordine degli avvocati del foro di Gela, i pensionati, i sindaci dei comuni del comprensorio e il clero gelese. La città sta morendo, le famiglie sono disperate, la disoccupazione sta dilaniando le famiglie. Abbiamo deciso di aderire a questa manifestazione per chiedere al governo regionale e nazionale di accelerare e sbloccare tutte le procedure per avviare immediatamente i lavori all’interno della Raffineria di Gela. Gli Gela 1ammortizzatori sociali hanno un ruolo di secondo piano: bisogna far partire i cantieri, altrimenti la città e la sua economia rischia seriamente il default. Gela non può e non deve diventare una città dormitorio con il mancato avvio dei cantieri. Durante la manifestazione si è registrata la chiusura di tutte le attività commerciali e artigiane in segno di solidarietà. La città unita e compatta, dunque, con l’obiettivo di rivendicare le autorizzazioni ministeriali per la riconversione degli impianti della Raffineria che dovrebbe portare alla riorganizzazione del sito industriale per mezzo di un protocollo che prevede investimenti Eni in Sicilia e scongiurerebbe la chiusura dello stesso dopo cinquant’anni di benessere economico del comprensorio gelese. Proseguono, intanto, presidi e blocchi stradali nelle arterie principali della città in attesa di risposte concrete che potrebbero arrivare già da stasera a seguito dell’incontro che si dovrebbe svolgere al Ministero del lavoro a cui parteciperanno il sindaco della città del golfo e il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, per decidere le sorti e il futuro di tanti lavoratori.
 

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