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"FIORI DAL CEMENTO", SI E’ CONCLUSO IL CAMPO SCUOLA 2011 DELLA FILCA-CISL

"FIORI DAL CEMENTO", SI E’ CONCLUSO IL CAMPO SCUOLA 2011 DELLA FILCA-CISL

Si è chiuso a Castel Volturno, in provincia di Caserta, il Campo scuola estivo organizzato come ogni anno dalla Scuola Nazionale di Formazione Sindacale “Pino Virgilio” della Filca-Cisl nazionale. Al Campo scuola hanno partecipato una sessantina di giovani, studenti, delegati e dirigenti che hanno vissuto una esperienza di formazione con momenti di incontro, scambio e confronto su temi che intrecciano l’esperienza sindacale con la realtà sociale.LEGGI L’ARTICOLO CON LE DICHIARAZIONI DI ALCUNI CORSISTI
Il Campo-scuola 2011  “Fiori dal cemento – Alla Conquista del futuro” – un luogo per progettare, condividere e costruire, è stata l’occasione per toccare con mano alcune esperienze che si stanno realizzando in Campania,  costruite “da giovani per i giovani”, che hanno creato programmi di sviluppo economico alternativo e sostenibile, proprio partendo da progetti che nascono sulle ceneri della attività della criminalità organizzata attraverso la restituzione alle comunità locali di beni confiscati alla camorra.
LEGGI L‘ARTICOLO SULLA TAVOLA ROTONDA
IL CORAGGIO DI SPORCARSI LE MANI! LE “LETTERE A UN GIOVANE…” SCRITTE DAI CORSISTI
La scelta di Castel Volturno per il Campo-scuola non è stata casuale, ma fortemente voluta dalla Filca Nazionale affinché i disagi del Mezzogiorno diventino i problemi di molti, affinché la difficile realtà in cui vive buona parte dell’Italia sia condivisa da tutti. Castel Volturno è una terra problematica, difficile, per certi versi impenetrabile. La criminalità organizzata l’ha resa una terra sottomessa, debilitata, denudata delle sue risorse e privata della sua libertà.
Ma Castel Volturno non è solo questo. Con questa iniziativa, infatti, laFilca Nazionale ha voluto portare alla luce il senso di responsabilità e il grande coraggio dei cittadini che abitano queste terre, i quali ogni giorno si mobilitano e lottano contro la camorra. Non a caso il titolo del progetto nazionale “Fiori dal Cemento” vuole essere un messaggio di speranza per quanti ancora credono nel riscatto di questa terra. Una sessantina le persone che hanno preso parte all’ iniziativa. Provenienti da ogni angolo d’Italia. Ciascuno con la loro storia da raccontare, con le loro esperienze da condividere, con le proprie preoccupazione e perplessità con cui fare i conti. Ma tutti mossi dallo stesso sentimento. L’amore per la propria terra e la consapevolezza di appartenere ad un paese non del tutto libero, la voglia di riappropriarsi del diritto di crescere e migliorarsi.
LEGGI “IL DIARIO DEL CAMPO-SCUOLA” (a cura della corsista Valentina Ruggiero)
Ad integrare le attività di socializzazione previste dal programma gli interventi di Giovanni D’Ambrosio segretario generale della Filca Campania e Lina Lucci segretario generale della Cisl Campania. Quest’ultima si è soffermata prevalentemente sulla situazione di degrado che vive attualmente il Mezzogiorno con particolare attenzione rivolta alla Campania raccontando la sua esperienza di segretario generale e la sua continua ed aperta denuncia nei confronti di un sistema “ingessato” – come lei lo definisce  –  e delle istituzioni che sono del tutto assenti. Il segretario regionale della Cisl ci incita a ribellarci, a non piegarci a certi meccanismi, a pretendere la legalità in accordo con quanto più volte affermato dal segretario generale CISL Raffaele Bonanni che nel pomeriggio di venerdì chiuderà ufficialmente i lavori del campo scuola.
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Ma tra i momenti più commoventi e significativi di questo campo scuola 2011 figurano l’incontro con la Cooperativa Socialedi “Agropoli” di Sessa Aurunca e quello con la Cooperativa NCO (Nuova Cucina Organizzata) di San Cipriano. Un gruppo di convivenza quest’ultimo composto da persone del posto che hanno sentito fortemente il bisogno di denunciare i soprusi della criminalità organizzata, facendo i conti ogni giorno con la paura e  l’angoscia, anteponendo il bene comune alle proprie esigenze e necessità. Ammirevole il coraggio e la forza di questa gente che è rimasta unita nelle difficoltà, che ha avuto la forza di rompere il silenzio, di reagire e di denunciare. Una reale voglia di cambiamento che ha vinto ogni paura. Un esempio di tenacia e di impegno sociale che ci fa capire che non è ancora troppo tardi. “I problemi che oggi  il Sud ha deciso di denunciare a viso aperto non risparmieranno domani il Nord”  questo il pensiero unanime dei partecipanti del corso. In questo non c’è divario. La nostra Italia è la vostra Italia.
PERCHE’ CASTEL VOLTURNO (di Domenico Pesenti, segretario generale Filca-Cisl)
IL PROGRAMMA DEL CAMPO SCUOLA
VISUALIZZA IL PROGRAMMA DELLA TAVOLA ROTONDA
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