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DENUNCIA DEI SINDACATI EDILI: “PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO INSUFFICIENTI PER IL SETTORE”

DENUNCIA DEI SINDACATI EDILI: “PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO INSUFFICIENTI PER IL SETTORE”

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Un momento della conferenza stampa. Da sin. Panzarella, Pesenti e Schiavella

L’edilizia sembra finalmente essere tornata nell’agenda del governo, ma i sindacati sono tutt’altro che soddisfatti. Incertezza sulle opere, ritardi nella disponibilità delle (esigue) risorse, assenza di una cabina di regia rendono vani gli sforzi dell’esecutivo di investire davvero sul settore, rilanciandolo e riconoscendogli il ruolo di volano dell’economia. Se ne è parlato a Roma nel corso dell’attivo nazionale unitario di Filca, Feneal e Fillea, al quale hanno partecipato oltre 300 quadri e delegati dell’edilizia giunti da tutta Italia.
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“Lo ‘Sblocca-Italia’ è la montagna che ha partorito il topolino”, ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl nazionale, commentando le misure contenute nel decreto legge recentemente approvato dal Consiglio dei ministri. Un provvedimento che a detta del governo metterebbe in circolo ingenti risorse per il rilancio delle infrastrutture e dunque del settore delle costruzioni. “All’hashtag #passodopopasso, coniato da Renzi per indicare l’azione del governo – ha proseguito Pesenti – abbiamo risposto con un perentorio #nonpossiamostaresereni. Siamo preoccupati perché di fronte allo tsunami che ha colpito l’edilizia, con il 50% degli addetti persi dall’inizio della crisi, i provvedimenti di questo governo, come di quelli precedenti, non offrono spiragli per superare le difficoltà pesantissime del settore. Sullo Sblocca-Italia, per esempio, gli annunci che hanno accompagnato la presentazione del decreto sono ben lontani dalla realtà. I 3,9 miliardi di euro stanziati per interventi su 31 opere – ha spiegato – non sono tutti immediatamente disponibili ma spalmati su parecchi anni, fino ad oltre il 2017. In particolare entro il 2015 sono effettivamente spendibili solo 296 milioni, altri 150 nell’anno successivo. Per l’impiego totale dei quasi 4 miliardi di euro bisogneràfoto 3 aspettare oltre il 2017. Troppo, davvero troppo per un settore in agonia”.
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La scansione temporale e l’entità dei finanziamenti non sono l’unico neo del provvedimento. I sindacati, infatti, hanno evidenziato una serie di altre criticità, espresse ai giornalisti convocati contestualmente all’attivo unitario dai tre segretari generali di Filca, Feneal e Fillea, Pesenti, Panzarella e Schiavella. “L’elenco è lungo – commenta Pesenti – e parte dal mancato allentamento del Patto di stabilità, utile per far partire migliaia di piccole opere bloccate dai vincoli. Poi spiccano l’assenza di progetti di riqualificazione urbana e la scomparsa del regolamento edilizio unico, che in un primo tempo era stato annunciato. Come sindacati, inoltre, avevamo chiesto l’adeguamento dei regolamenti edilizi alle norme sul risparmio energetico, che non figura nel testo definitivo”. Problemi ci sono anche in merito alle agevolazioni fiscali previste per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici, strumento che negli ultimi tempi ha permesso al settore, se non di tirare il fiato, almeno di contenere i segni negativi. “Rimandare Diapositiva2questi provvedimenti alla legge di stabilità è sbagliato – sottolinea il segretario generale della Filca – vista la positività degli effetti conseguiti in termini economici, ambientali e sociali. E giudichiamo sbagliato aver stralciato dal testo del provvedimento l’applicazione del bonus fiscale per la riduzione del rischio sismico su tutto il territorio nazionale, a prescindere dalla zona sismica”. Preoccupazione c’è anche sulla volontà di semplificare le regole del settore edile, una intenzione buona sulla carta che però nasconde spesso il tentativo di indebolire regole e controlli sulla qualità delle imprese, con ripercussioni sulla qualità del lavoro e sulla sicurezza.
Nel corso dell’attivo unitario, infine, è stato dato il via libera al contratto dell’edilizia industria-cooperazione sottoscritto il 1° luglio scorso, ed è stato approvato un ordine del giorno sulla necessità di accelerare l’iter di approvazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori del comparto delle costruzioni.
– ORDINE DEL GIORNO SU CONTRATTO
– ORDINE DEL GIORNO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
 

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