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CUNEO, PROTOCOLLO D’INTESA SULLA LEGALITA’

CUNEO, PROTOCOLLO D’INTESA SULLA LEGALITA’

Foto dal sito www.stradeanas.it
Foto dal sito www.stradeanas.it

Prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori di costruzione della nuova galleria ‘del Colle di Tenda’ lungo la strada statale 20, in provincia di Cuneo. È l’obiettivo del protocollo d’intesa sulla legalità sottoscritto da Anas, dal Prefetto di Cuneo Giovanni Russo, dall’Ati Grandi Lavori Fincosit Spa/Toto Costruzioni Generali Spa e dai sindacati di categoria Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil, alla presenza del Sottosegretario agli Interni Domenico Manzione e del Condirettore Generale Tecnico dell’Anas Alfredo Bajo. L’accordo introduce ulteriori modalità di controllo sulla tracciabilità dei flussi economico finanziari, e prevede un accurato sistema di controllo all’interno dei cantieri. Inoltre, grazie alla collaborazione con i sindacati, sarà garantita maggiore sicurezza contro i tentativi di condizionamento criminale, perché le assunzioni della manodopera locale sono regolate da procedure di reclutamento all’insegna della massima trasparenza.
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“Il testo è molto importante sul fronte della legalità nei cantieri – dichiara Salvatore Scelfo, segretario nazionale della Filca-Cisl e responsabile del Dipartimento Legalità della categoria – ed è la prosecuzione di quanto previsto dal Protocollo di collaborazione tra Itaca (Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale, Organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) e Ccasgo (Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza Grandi Opere, Organo del ministero dell’Interno), sottoscritto nell’ottobre del 2012. Il protocollo ha il merito di indicare le linee guida e le buone prassi a tutte le stazioni appaltanti, come avvenuto nei giorni scorsi anche ad Enna,  per rendere più efficace l’azione di contrasto delle mafie ma anche per qualificare la gestione della spesa pubblica dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali nel campo dei contratti pubblici. Il settore degli appalti è caratterizzato dalla presenza della criminalità organizzata non solo al sud, ma anche al centro Italia e al nord, come denunciamo da tempo”, ha proseguito Scelfo. “Contrastare le imprese in odore di mafia vuol dire non solo agevolare le imprese virtuose, spesso escluse dal mercato del lavoro, ma assicurare il rispetto dei contratti ai lavoratori, dare dignità al lavoro stesso e garantire la realizzazione di opere sicure e di qualità alla collettività”.
Il protocollo sottoscritto a Cuneo disciplina l’obbligo per l’Appaltatore, i subappaltatori e subcontraenti nei confronti dell’Anas di conferimento – preventivo alla stipula di qualsiasi contratto – dei dati della filiera relativi a società e imprese. L’obbligo di conferimento preventivo dei dati sussiste anche per le prestazioni di servizi, trasporti e forniture, noli a caldo e a freddo e per tutte le tipologie di prestazioni “sensibili”. Qualora la Prefettura accerti elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa ed emetta una informativa ostativa, la Stazione appaltante non rilascia il proprio nulla osta alla stipula del contratto, oppure procede alla revoca dell’aggiudicazione o nega l’autorizzazione al subappalto, e intima all’appaltatore o concessionario di far valere la risoluzione del subcontratto. Inoltre, è prevista l’applicazione della penale del 10%, a carico dei soggetti colpiti da interdittiva antimafia, che sarà affidata in custodia all’Anas, quale soggetto aggiudicatore, la quale verserà la penale su un apposito conto corrente fruttifero a disposizione dell’appaltatore (nei limiti dei costi sostenuti per la sostituzione del subcontraente o del fornitore nella misura massima del 40%). La parte residua della penale, pari al 60%, è destinata all’attuazione di misure volte ad aumentare la sicurezza antimafia.
“Si tratta di un’opera di fondamentale importanza per il nostro territorio – spiega Gerlando Castelli, segretario generale della Filca-Cisl Cuneo – perché consente il collegamento diretto della Pianura Padana (province di Cuneo e Torino) con la Costa Azzurra e la costa ligure attraverso le propaggini occidentali delle Alpi Marittime lungo la valle Vermenagna (in Italia) e la valle della Roya (in Francia).

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