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CEMENTO, AL VIA IL CONFRONTO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO.

CEMENTO, AL VIA IL CONFRONTO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO.

Dopo l’edilizia (industria e cooperative) è toccato al settore del cemento avviare il confronto per il rinnovo del contratto, in scadenza il 31 dicembre prossimo. Anche in questo caso le piattaforme presentate alla controparte, Federmaco, sono tre, una per ognuna delle sigle sindacali. Gli addetti interessati dal rinnovo sono circa 10.000. La trattativa è partita in modo irrituale:  la nutrita delegazione di Federmaco ha infatti richiesto di poter procedere, prima della presentazione della piattaforma da parte delle organizzazioni sindacali, alla descrizione del quadro generale del settore e dell’economia italiana e mondiale, in cui si inserisce il rinnovo del contratto nazionale, supportata anche da un insieme di dati e grafici.
“Le nostre richieste sono quelle della Cisl – ha dichiarato il segretario nazionale della Filca, Riccardo Gentile – vale a dire la bilateralità, il welfare, la democrazia economica. Il nostro settore sta attraversando una profonda crisi, ma riteniamo che il nuovo modello contrattuale possa individuare dei percorsi utili per superare questo momento di congiuntura e migliorare la produttività delle imprese”. La richiesta salariale della Filca è pari a 111 euro al 1° livello, comprensivi del recupero del biennio precedente, calcolato con i nuovi indici. “La scelta della Cgil di non firmare l’accordo del 22 gennaio scorso – ha sottolineato Gentile – ha impedito il tradizionale varo di piattaforme unitarie. I tempi e i metodi per rinnovare i contratti, stabiliti in questo accordo, e l’adesione all’intesa da parte di tutte le associazioni imprenditoriali, costituiscono la base per rendere più certo il percorso contrattuale, sia a livello nazionale che a livello aziendale”.
Come negli altri settori, quindi, si parte divisi ma gli obiettivi sono comuni e c’è l’auspicio di tutti di giungere ad un buon contratto nel più breve tempo possibile. Un contratto che ovviamente porti la firma di tutte e tre le organizzazioni sindacali. Tanti i punti di forza delle proposte della Filca. Grande attenzione è prestata alla Responsabilità sociale d’impresa, alla formazione, alla sicurezza, alla bilateralità ed al welfare. “Nella piattaforma – ha illustrato il segretario nazionale della Filca – si chiede di definire le linee guida sulla Rsi che considerino il rispetto delle normative finanziarie, sociali, ambientali, la trasparenza, l’informazione e la consultazione, il miglioramento degli standard di salute e sicurezza, e modelli organizzativi incentrati sulla persona. Si chiede inoltre un numero minimo di 8 ore di formazione sulla sicurezza per i neo assunti, la trasformazione del C.P.N. in Ente Bilaterale Paritetico, per dare piena efficacia alle relazioni industriali e alla concertazione tra le parti sociali. Per rendere concreta l’assistenza sanitaria integrativa – ha proseguito – si chiede l’erogazione di 10 euro mensili per i lavoratori che aderiranno volontariamente al Fondo di Sanità Integrativa ‘Arcobaleno’. Infine – ha concluso – vanno definiti incontri periodici tra azienda e Rsu per concordare progetti formativi, che garantiscano contrattualmente tutte le fasce professionali presenti in azienda”.
Importante anche l’aspetto legato alla previdenza complementare: nella piattaforma si giudica necessario aumentare la contribuzione, a carico dell’azienda, per il Fondo Concreto e i fondi chiusi contrattuali, per garantire una rendita sufficiente ai lavoratori che andranno in pensione.
Al termine dell’incontro si è stabilita la data del prossimo appuntamento il 22 gennaio 2010.
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