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"CAPUA, I TRE EDILI VITTIME DI MASSIMO RIBASSO E RICORSO AI SUBAPPALTI"

"CAPUA, I TRE EDILI VITTIME DI MASSIMO RIBASSO E RICORSO AI SUBAPPALTI"

“La tragedia di Capua è figlia della cultura del massimo ribasso e del ricorso sfrenato ai subappalti, pratiche da debellare ma purtroppo molto diffuse in edilizia”. Lo ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca Cisl.
“Chi ottiene un lavoro in subappalto, e si tratta quasi sempre di piccole e medie imprese, per aggiudicarsi i lavori concede sconti elevatissimi. Per far quadrare i conti le prime voci di spesa che si sacrificano sono quelle relative alla sicurezza dei lavoratori. È quello che è accaduto a Capua, dove i tre edili hanno accettato un extra di 50 euro per svolgere quel compito pericoloso, che purtroppo è risultato fatale. Episodio che smentisce le parole del ministro Tremonti, che aveva dichiarato che la sicurezza sul lavoro è ‘un lusso’ e che gli incidenti si verificano soprattutto nelle grandi realtà, auspicando diverse norme per piccole e grandi imprese. Accade esattamente il contrario: le morti bianche avvengono proporzionalmente molto più spesso nelle piccole e medie imprese, quelle che risparmiano sulla sicurezza e nelle quali la presenza del sindacato è inferiore”.
Per il leader della Filca “intervenire sulla normativa sulla sicurezza nel lavoro, distinguendo tra grandi e piccole aziende, avrebbe come conseguenza un ricorso ancora maggiore agli appalti e ai subappalti. Nulla di più sbagliato! La Filca Cisl, forte dei suoi 60 anni di storia, propone da anni un sistema diverso dal massimo ribasso: l’offerta economicamente più vantaggiosa. È necessario il rafforzamento della responsabilità in solido dell’appaltante, perché chi appalta deve rispondere direttamente delle violazioni contrattuali dei propri subappaltatori. E bisogna premiare le imprese virtuose, escludendo dal mercato quelle che non rispettano il contratto e la normativa sulla sicurezza, così come chiediamo con l’introduzione della patente a punti”.
“Bisogna ricostruire l’impresa – ha concluso – limitando il ricorso al subappalto al solo 1° livello e unicamente per i lavori specialistici. La vita dei lavoratori non è un lusso!

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