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BENESSERE ORGANIZZATIVO, LE BUONE PRATICHE AVVANTAGGIANO LAVORATORI E AZIENDE

BENESSERE ORGANIZZATIVO, LE BUONE PRATICHE AVVANTAGGIANO LAVORATORI E AZIENDE

Sono sempre più numerosi in tutta Italia i casi di risoluzione di disagi lavorativi nelle aziende, legati soprattutto alla organizzazione del lavoro. Grazie alla Filca-Cisl, infatti, i lavoratori riescono ad ottenere modifiche rilevanti che hanno significativi benefici sulla conciliazione dei tempi vita-lavoro, e in generale sulla qualità della vita dei lavoratori. Questi successi sono ascrivibili al percorso del “Benessere organizzativo”, una vera sfida lanciata dalla Filca e che prevede il massimo coinvolgimento dei lavoratori, la raccolta delle loro istanze e interventi mirati nella organizzazione aziendale. L’obiettivo è un maggiore sviluppo della consapevolezza, che è un passo essenziale per il miglioramento delle condizioni nelle aziende, a tutto vantaggio delle lavoratrici e dei lavoratori, delle persone, sempre al centro dell’azione sindacale. 

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L’ultimo caso riguarda una lavoratrice di una azienda del legno: entrando alle 6:00 aveva forti difficoltà nella gestione della figlia minore, non potendo contare su una rete familiare in grado di assisterla. Un disagio che colpisce molte lavoratrici e molti lavoratori e che è accentuato in questo periodo di Covid. Una prima richiesta all’azienda di cambiare l’orario di ingresso non aveva ottenuto riscontro positivo. Solo grazie all’intervento di un nostro dirigente sindacale (vedi lettera) l’azienda ha cambiato l’orario della lavoratrice, con ingresso alle 8:00, dandole così la possibilità di accudire la figlia minore e di accompagnarla a scuola.
Per Salvatore Federico, segretario nazionale Filca-Cisl, si tratta di una sfida che la Filca sta vincendo: “I tanti casi che ci giungono quotidianamente – dichiara – come questo della lavoratrice che ha risolto un grave problema personale, dimostra che la nostra intuizione sul benessere organizzativo è giusta. L’inserimento del benessere organizzativo nei contratti nazionali dei settori legno industria, cemento, laterizio e lapideo, con l’aggiunta di due ore di assemblea retribuite, sono sicuramente un passo importante verso una larga diffusione di questo strumento nelle aziende. C’è ancora tanto da fare, ma direi che siamo sulla strada giustae procederemo più determinati che mai”. 
“Nei mesi scorsi – prosegue Federico – grazie ai dirigenti della Filca, abbiamo fatto compilare centinaia di questionari su questo tema a lavoratori e delegati nelle aziende dei settori. Gli esperti della Cisl Cinzia Frascheri e Massimiliano Colombi stanno provvedendo ad analizzare tuta questa mole di informazioni, per realizzare poi una sorta di documento sul benessere organizzativo e sulle sue grandi potenzialità, non solo a vantaggio delle lavoratrici e dei lavoratori ma della produttività delle aziende che adotteranno questo criterio. Rafforzare la consapevolezza, infatti, porterà a migliorare la vita dei lavoratori e le loro condizioni nelle aziende, con vantaggi per tutti”, ha concluso il segretario nazionale della Filca.

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