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A3, SCIOPERO NEI CANTIERI TRA SCILLA E CAMPO CALABRO

A3, SCIOPERO NEI CANTIERI TRA SCILLA E CAMPO CALABRO

“Difendere la sicurezza sul luogo di lavoro significa tutelare l’operaio e i suoi diritti: per questo denunciamo la situazione di incertezza e precarietà che i lavoratori vivono ogni giorno nel sesto macrolotto dell’A3 Salerno-Reggio, nella tratta Rc-Scilla, su località Campo Calabro-Scilla”. A scriverlo in una nota le segreterie di Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil di Reggio Calabria, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Reggio Calabria, che intendono così “sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti rispetto a un contesto in cui vengono meno principi quali: leggi sulla sicurezza sul posto di lavoro; leggi contrattuali nazionali, regionali e provinciali; dignità dell’individuo e libertà del singolo cittadino”.
Ieri i lavoratori impegnati nel sesto macrolotto dell’A3, nella tratta reggio Calabria-Scilla, in località Campo Calabro.-Scilla, hanno deciso di sicoperare “perché alcune aziende non rispettano né le norme contrattuali né quanto disposto nel Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. Non è possibile – si legge nel comunicato unitario – che non venga garantito l’uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale (vestiario, scarpe, occhiali, guanti). Ciò significa rischio enorme per l’incolumità psico-fisica delle maestranze, perché mancano le protezioni in caso di pericolo e, nello stesso tempo, manca ciò che impedisce che si verifichino infortuni gravi, se non gravissimi. La mancata tutela della sicurezza avviene persino da un punto di vista logistico, con alloggi inadatti, inabitabili e in condizioni inadeguate per ogni singolo operaio. Laddove viene meno la sicurezza per il lavoratore, si mette a repentaglio la vita del singolo, del gruppo, e la salute del cittadino”.
“Inoltre – riferiscono Filca, Feneal e Fillea – denunciamo anche il mancato rispetto delle scadenze per la retribuzione mensile (ogni 15 del mese successivo) e, di conseguenza, l’impossibilità per famiglie intere di poter vivere normalmente: pagare il mutuo o l’affitto di casa, le bollette, i beni di prima e seconda necessità. In un quadro globale, in cui l’Italia e il mondo sono attanagliati dalla crisi economica, lo spettro del licenziamento è dietro l’angolo”. Le segreterie di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Reggio Calabria “continueranno a vigilare sulla vicenda, al fine di tutelare il lavoratore affinché non si speculi sugli operai, sulla loro condizione di sicurezza. La sicurezza che deve essere garantita. Non ha prezzo. Proprio per denunciare il mancato rispetto della legge – concludono i sindacati – adotteremo altre forme di lotta e di protesta”.
 

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