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10° Assemblea Generale della FETBB, la Federazione Europea dei Lavoratori delle costruzioni e del legno

10° Assemblea Generale della FETBB, la Federazione Europea dei Lavoratori delle costruzioni e del legno

Lussemburgo
Domenico Pesenti eletto Presidente 
Un’assemblea congressuale orientata al futuro con la Fetbb che deve diventare una federazione per fare lobby, attraverso più sinergie con la Confederazione europea dei sindacati (Ces) e la Commissione Europea al fine di intensificare ed aumentare i contatti per poter esercitare influenza nelle sedi politiche dove vengono prese le decisioni. Questa la strategia futura espressa nel corso della 10° Assemblea Generale della Federazione europea dei lavoratori delle costruzioni e del legno (Fetbb) che si è svolta nei giorni scorsi a Lussemburgo. Presenti all’evento più di 250 persone tra delegati ed osservatori di circa 70 sindacati provenienti da più di 30 Paesi. L’assemblea generale, dopo il saluto del presidente, si è aperta con alcuni interventi da parte di rappresentanti del sindacato lussemburghese, della Ces, nella persona del suo segretario generale John Monks, di rappresentanti della Fiec (Federazione europea degli imprenditori delle costruzioni), della Cei-Bois (degli imprenditori del legno), della Uea (degli imprenditori dell’arredamento) e della Bwi, la federazione internazionale di settore, nella persona del suo segretario generale, Anita Normark. L’Assemblea congressuale ha determinato anche il cambio di guardia ai vertici della Federazione. Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, in rappresentanza dei tre sindacati italiani di categoria, è il nuovo Presidente della Fetbb, eletto all’unanimità per acclamazione e sostituisce il presidente uscente Arne Johansen (Danimarca). Il nuovo segretario generale è lo svedese Sam Hägglund (che sostituisce l’uscente Harrie Bijen – Olanda) ed i due nuovi vice presidenti sono il belga Luc Van Dessel e lo svedese Hans Tilly. Con l’elezione di Pesenti viene dato un riconoscimento molto importante ai sindacati italiani che dal 2007, con i 410 mila associati, sono diventati la prima organizzazione della Fetbb, scavalcando il sindacato tedesco che fino ad oggi ne deteneva il primato. Determinante è stato anche il ruolo che il sindacato italiano ha avuto in seno al gruppo dell’Europa del Sud, composto dai sindacati di Francia, Belgio, Spagna e Portogallo, che hanno contribuito al rafforzamento del ruolo della Fetbb sia nel rapporto con le controparti, le federazioni europee degli imprenditori dei settori rappresentati, che con le istituzioni europee. Temi prioritari del piano di azione per il quadriennio 2008-2011 sono le politiche sociali con la lotta al lavoro nero, la responsabilità in solido, immigrazione, salute e sicurezza, formazione e qualificazione, responsabilità sociale d’impresa e sviluppo sostenibile. “Sono questi gli argomenti – afferma il neo eletto presidente, Domenico Pesenti, su cui dobbiamo concentrare i nostri sforzi futuri per poter migliorare le tutele e i diritti dei lavoratori che rappresentiamo, con una particolare attenzione ai Paesi dell’Europa centro-orientale entrati negli ultimi anni a far parte dell’Unione Europea. Infatti, sono proprio i lavoratori di questi Paesi ad aver bisogno di maggiori garanzie”. Nel suo discorso di insediamento Pesenti ha sottolineato anche l’importanza che i comitati aziendali europei (Cae) devono ricoprire nel futuro, da intendersi come strumento sindacale che permetta ai lavoratori di essere partecipi laddove vengono prese le decisioni ed anche come strumento di integrazione per i lavoratori dei Paesi Peco. “E’importante – conclude il nuovo presidente della Fetbb – che ci sia una forte coesione tra i sindacati appartenenti alla Federazione Europea e che si lavori tutti insieme con grande passione ed impegno e, per usare lo slogan adottato per l’Assemblea Generale “anche i deboli diventano forti se sono uniti tra loro” del poeta e storico tedesco Friedrich von Schiller, solo in questo saremo un soggetto sindacale capace di intervenire, tramite la contrattazione ed il dialogo sociale, a migliorare le tutele ed i diritti dei lavoratori dei nostri settori”.
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Claudio Sottile

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