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LECCE, APPELLO DI CISL E FILCA: “CARI SENATORI, VOTATE GLI EMENDAMENTI SULL’APE SOCIAL PER GLI EDILI”

LECCE, APPELLO DI CISL E FILCA: “CARI SENATORI, VOTATE GLI EMENDAMENTI SULL’APE SOCIAL PER GLI EDILI”

Pubblichiamo la lettera congiunta dei segretari generali di Lecce di Cisl e Filca (Antonio Nicolì e Donato Congedo) e indirizzata ai senatori salentini.  
Onorevoli Senatori,
in vista della prossima riunione della Commissione Bilancio che si terrà martedì 6 dicembre 2016, vogliamo sottoporre alla Vs. attenzione la criticità della misura denominata “APE AGEVOLATA” – così come proposta nella Legge di Stabilità 2017 – rispetto ai requisiti richiesti per potervi accedere da parte degli operai del settore edile.
Nella Legge di Stabilità si propone infatti che, per avere accesso all’Ape Agevolata, l’operaio edile al compimento del 63° anno di età, debba avere almeno 36 anni di contributi di cui gli ultimi 6 di lavoro continuativo.
Purtroppo, molto raramente un operaio edile a 63/65 anni matura 36 anni di contributi in quanto, mediamente, lavora alcuni mesi l’anno (di solito da febbraio a ottobre per evidenti motivi climatici) e il suo contratto di lavoro, in molti casi, inizia con l’avvio del cantiere (o dell’appalto/subappalto) e termina con la conclusione dello stesso.
Così come quasi impossibile è maturare 6 anni di lavoro continuativo per le stesse ragioni sopraesposte.
Aggiungiamo infine, purtroppo, che nel settore edile è molto diffuso il lavoro nero ed irregolare.
Le richieste di modifica ai requisiti dell’APE AGEVOLATA, avanzate dalle Federazioni di categoria degli edili di CGIL-CISL e UIL, sono state recepite ed inserite in 2 emendamenti (n° 4127-bis/XI/25. 3. e n° 4127-bis/XI/25. 8.) entrambi approvati in Commissione Lavoro alla Camera ma bocciati in Commissione Bilancio.
Non è giusto che migliaia di operai edili con più di 63 anni di età, dopo decenni di lavoro nei cantieri o sulle impalcature, debbano ancora rischiare la vita, sottoposti a lavori faticosi e gravosi come pochi.
Vi chiediamo, dunque, un impegno concreto per questi lavoratori e Vi esortiamo a ripresentare, nella seduta della Commissione Bilancio al Senato, convocata per il 6 dicembre p.v., i 2 emendamenti così come già approvati.
Certi della Vs. sensibilità e attenzione nei confronti delle categorie più disagiate, porgiamo cordiali saluti.

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